(201201150139)
Il mio fidanzato è perfetto.
Si dimentica la data del mio compleanno. Lui non direbbe mai che è vero, ma io lo so, allora faccio finta di parlagliene per caso e comincio un mese prima, così sono certa di non farlo dispiacere quando arriva la ricorrenza.
Il mio fidanzato si dimentica la mia email. Anzi, proprio non la sa. La ha quasi imparata, ma qualcosa ancora la sbaglia.
Non sa il giorno del nostro anniversario. Non sa nemmeno il mio numero di telefono, ma è normale, chi è che impara più i numeri da quando esiste la rubrica del cellulare.
Il mio fidanzato a volte si dimentica di telefonarmi. Quando è preso dalle sue cose, dalle cene con gli amici, dal suo sport preferito, o quando è estate, che non ci vediamo e lui esce sempre e fa tardi per fatti suoi.
A volte, si fa sentire quando è già pomeriggio. Non ha un orario fisso per chiamarmi o darmi il buongiorno, a volte lo chiamo io per sapere se è morto e mi risponde che sta vedendo un film.
Perché noi donne, se uno non ci chiama, pensiamo subito a qualcosa di tragico: siamo esperte in paranoia. Loro lo sanno e se ne fregano.
Il mio fidanzato a volte non mi chiede davvero come sto, se è immerso nei suoi problemi.
Non mi scrive, se sta lavorando molto.
Quando siamo con gli amici, non mi sta incollato addosso tutto il tempo e parla continuamente con altri. Fa public relations.
Il mio fidanzato fa apprezzamenti sulle altre donne anche se io sono presente. Si guarda in giro, visto che è dotato di occhi, e li usa bene tutti e due. Mi dà ragione quando dico che gli uomini pensano tutti alla stessa cosa e forse non sono capaci di rimanere fedeli tutta una vita e che, semplicemente, alcuni di loro sanno mascherare bene le loro convinzioni radicate.
Il mio fidanzato è un po’ svanito. Ha miliardi di pensieri, che a volte mette in pratica e a volte no.
Ma mi rende partecipe di tutti.
Mi chiede il mio parere, e lo ascolta.
Mi ascolta anche se gli dico che sto male e ho bisogno di parlare.
Trova il sistema di farsi sentire anche se non ha la ricarica al telefono.
Mi cerca se non lo chiamo, mi chiede dove sono. Mi chiede come sto.
A volte è un po’ geloso. Forse. Se fosse vero, lo troverei adorabile.
Si preoccupa di quale umore ho la mattina appena sveglia.
Vorrebbe farmi sempre regali, anche se non se lo può permettere. Ma è il pensiero quello che conta.
Mi presenta ai suoi amici. Mi racconta le sue giornate.
Non si vergogna di me, non ha paura a portarmi in giro.
Se non rispondo al telefono, si ricorda che esistono altri modi per rintracciarmi.
Mi rispetta.
Non mi farebbe mai del male, non usa mai parole violente o aggressive, non mi offende nemmeno per scherzo, mi difende. Mi protegge.
Mi vuole bene, e non si vergogna a dirlo.
So che, se le circostanze lo richiedessero, farebbe quello che gli umani definiscono ‘pazzia’.
Io la definisco solo voglia di stare con quel qualcuno.
Per tutto questo, il mio fidanzato è perfetto. E’ perfetto per me. E’ un compagno.
Per tutto il resto, sono i difetti a rendere perfetta ed unica una persona.
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photo credits: tich 07, Shy that way