i viaggi della druida-self portrait-tinderen

Tinderen (con l’accento sulla i)

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La mia migliore amica dice che dovrei iscrivermi su Tinder.

“Giusto per – mica ci devi trovare l’amore della tua vita. Esci, ti diverti, ti distrai un po’; conosci gente.”

Dopo mesi che ci pensavo, ieri ho deciso di gugolare.

Il motore di ricerca mi restituisce il risultato ovviamente in prima pagina, e insieme ad esso le domande più fatte dagli utenti. “E’ gratis?” è la più gettonata. Ah però – siamo diventati tirchi nei sentimenti così come nei soldi. Mi chiedo, ma ‘sta gente che ha fatto questa domanda qui, è consapevole che a un certo punto, con quella persona che hai trovato su Tinder, ci dovrai uscire e probabilmente le pagherai da bere?

La cosa che mi colpisce di più, comunque, è il modo in cui l’applicazione si vende all’ignaro utente. “Tinder trova i singles nella tua zona”, e sottolinea singles mettendo la parola in neretto.

E niente, non sono nemmeno arrivata a cliccare sul sito ufficiale, dopo quello.

Non ce la faccio proprio, a dare il mio click a un sistema che fa girare tutto intorno a una parola che sappiamo tutti che è una balla in un sacco di casi, e per di più in un paese che del nome del sito ne ha fatto un verbo. Io tindero, tu tinderi, egli tindera. Ti prego.

Penso alla mia amica che è stata iscritta a Tinder e ha fatto collezione di insoddisfazioni, maleducati, esperienze al limite del rispetto umano. Penso a quante volte la ho vista piangere, e a come alla fine ha trovato l’amore per caso e dal vivo.

Penso al tizio che avevo conosciuto circa 15 anni fa su non mi ricordo nemmeno che sito era ma non c’era la foto, e avevo accettato di incontrarlo per pranzo. Si era descritto come Tom Cruise. Avete già capito dove sto andando a parare.

Una persona porta con sé una massa di energia. Interagire con un’altra persona è uno scambio impegnativo, pure se per un caffè. Avete presente quando ogni tanto siete fuori con amici/colleghi e tornate a casa che vi sentite completamente drenati?

Interagire con qualcuno che il più delle volte il caffè nemmeno lo vuole e sta pensando a che reggiseno porto sotto la mia scollatura, è un impegno che non mi sento di prendere. Nulla in contrario con chi lo fa: semplicemente, non è il mio.

Così, mi sa che passo anche questa volta, ma se cambio idea, vi aggiorno. Per ora, una semplice foto sul mio Instagram per dire ciao ai miei amici andrà più che bene.

Tinderen (with the accent on the ‘i’)

My best friend says I should sign up on Tinder.

“Just for fun, you know” – she said – “You don’t have to find the love of your life, there. You go out, have fun, get distracted; you get to meet people.”

I thought about it for months, until yesterday I decided to google it.

The search engine shows the results on the first page, and together with the name of the app, it also shows a list of Q&As. “Is Tinder free?” is the most asked question. Geez – we have become stingy in feelings as well as with money. All these people who asked this question, are they aware that at one point you’ll have to go on a date with that person and you’re probably gonna pay for a drink?

The thing that strikes me the most, tho, is the advertising that the app does. “Tinder finds singles in your area”, underlining singles in bold.

Welp, I didn’t dare going further, after that.

I just can’t do it. I cannot click on a system that revolves everything around a word that we all know is a lie most of the times, and contribute to its popularity, moreover in a country that made a verb out of the app’s name:  I tinder, you tinder, he tinders.

I think of my friend who signed up and collected dissatisfaction, rudeness, experiences bordering on human respect. I think of how many times I’ve seen her cry, and of how she eventually found love by accident, while she was in a bar.

I think of the guy I met about 15 years ago on I don’t even remember what site it was but there was no photo, and I agreed to meet him for lunch. He had described himself as Tom Cruise. You already know where this is going.

A person carries a mass of energy with them. Interacting with another person is a challenging exchange, even if for a coffee. You know that feeling, right?, when you are out with people, and then come home feeling completely drained.

Interacting with someone who probably doesn’t even want coffee and is thinking about which bra I wear under my neckline, is a commitment I don’t feel like making. Anything against whoever does it: it is simply not my thing.

So, I guess I will pass also this time, but I’ll let you know if I change my mind. For now, it’s ok just to say hello to my friends, through my Instagram profile.

take_off_by_herpoeticeulogy

Il segreto dell’amore

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Alla fine il segreto dell’amore è semplice.

Tutti hanno ragione, a 3 anni, a 30, a 60. Tutti lamentano le stesse cose.

E’ ascoltando le persone piangere e parlare che lo ho scoperto. Il suo altarino. L’ingrediente segreto. Il santo graal dei baci infiniti.

E insomma, il segreto dell’amore è solo uno.

Herpoeticeulogy, Take Off

Amore vuol dire dividere con l’altro.

Ti amo se divido con te l’ultimo pezzo della mia torta.

Ti amo se voglio dividere con te le mie caramelle.

se mi alzo dal divano al tuo posto perché tu possa riposare e io voglio fare una cosa per te.

se ti copro i piedi quando dici che hai freddo.

quando ti lascio l’ultima fetta di pizza.

quando ammorbidisco i miei lati duri per piacerti.

quando lo hai capito e, sorridendo, fai lo stesso per me.

ti amo, se faccio i compiti con te.

se ti preparo il tè all’una di notte perché stai male.

se mi privo della mia serie tv consueta perché sta iniziando il tuo programma preferito.

se metto due forchette nello stesso piatto di pasta.

Mi ami se mi dai metà del tuo piatto di pasta.

mi ami quando mi imbocchi.

Ti amo quando non dormo fino a che non sei guarito.

se mi sveglio con te quando devi uscire presto solo per prepararti il caffè ed ascoltarti fare il riepilogo delle cose che ti aspettano.

mi detesti quando voglio fare una foto con te, mi ami quando poi la vedi e ti ricorda di noi.

ti amo quando ti passo i miei segreti.
Ci amiamo quando possiamo stare in silenzio.

Mi ami quando mi chiedi di reggerti portafoglio e telefono nella mia borsa.

Da grandi, ti amo quando ti sono vicino, parliamo, giochiamo, ridiamo e ci abbracciamo e tutto questo basta, e non fa pensare al sesso.

Ti amo quando smetto di pensare a te come un adulto con cui devo interagire con tutti gli strumenti che le nostre età ci hanno dato a disposizione, e comincio a pensare a te come una persona con un passato, un elenco di paure, di chiusure, di bruciature e di debolezze.

ti amo quando, se non posso averti fisicamente, non me ne accorgo nemmeno. Perché meglio con te a dividere caramelle che senza di te a dividere il vuoto.

una caramella vale più di mille relazioni.

D4zmiye, Candies

Ascoltare e Condividere.

Che tu abbia 3, 30, o 60 anni, il segreto dell’amore è tutto qui.