La notizia è di oggi. Una ragazzina portoghese di 16 anni è morta in seguito all’assunzione della Ru486, la cosiddetta pillola abortiva. A scatenare lo shock mortale è stato il Clostridium Sordellii.
Allora, oggi facciamo un po’ di medicina. La facciamo in termini semplici, che chiunque potrà capire.
Il clostridium è un batterio che comprende tantissime specie, alcune sono causa di gravi reazioni; tanto per farvi capire in quale territorio ci muoviamo, parliamo di botulino, tetano, gangrena dei tessuti.
La specie ‘sordellii’ può far parte della flora intestinale e vaginale.
Il mifepristone è uno steroide, ed è la sostanza principale della pillola abortiva.
L’idea dei medici è che, quando assumiamo la Ru486, le tossine prodotte da questa specie di batterio possano interagire con la pillola, e possano portare ad un’infezione violenta del tratto genitale, con un probabile conseguente shock tossico fulminante e fatale.
Vi sembra tutto un po’ vago, immagino. Il motivo è che non ci sono posizioni ufficiali definitive in merito alla pillola abortiva. Quello che sappiamo per certo è che, da quando questa sostanza è stata autorizzata qualche anno fa, sono morte 32 donne. Quello che sappiamo è che in Italia la pillola abortiva è stata introdotta definitivamente nel 2009, con l’obbligo di assunzione in ospedale. Quello che ci è stato spiegato è che si tratta di un’alternativa al temuto intervento chirurgico; che i rischi ci sono, ma sono minori rispetto all’aborto tradizionale; non tutti sono d’accordo sulla somministrazione di una terapia antibiotica preventiva e alla fine dei conti, poiché il rischio di sepsi è raro, questa procedura si può ritenere efficace e sicura, tanto che già dal 2006 l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha incluso mifepristone e misoprostolo nell’elenco dei farmaci essenziali per la salute riproduttiva.
Essenziali per la salute riproduttiva.
Dal 2006.
Oggi, qui, voglio solo fare qualche riflessione insieme a voi, per voi, che siete giovani, giovanissime, e forse non avete tutte le informazioni che vi occorrono per scegliere i metodi contraccettivi e quelli abortivi, e per poter decidere in libertà cosa fare nel caso in cui restiate incinta e non ci siano le condizioni per tenere il bambino.
Quando dico ‘non ci siano le condizioni per tenere il bambino’, intendo gravidanze a seguito di episodi di violenza sessuale, o dovute al malfunzionamento dei metodi contraccettivi, piuttosto che la presenza di patologie a carico della madre o del feto che giustifichino un aborto. Per tutti gli altri casi a base di leggerezza e superficialità, non ci sono scusanti.
Allora, andiamo.
La Ru486 è una pillola abortiva.
Sostanze chimiche progettate per farvi abortire entro la 7° settimana.
Non è efficace al 100% e può rendersi necessario un successivo intervento chirurgico.
Presenta numerosi effetti collaterali, inizialmente simili ai sintomi dello shock tossico e per questo difficilmente riconoscibili.
Il sanguinamento che segue può essere molto violento e causare forti emorragie.
Per questo motivo, la Ru486 non andrebbe presa se soffrite di patologie cardiovascolari, se siete a rischio di patologie cardiovascolari, se avete precedenti in famiglia di patologie cardiovascolari.
In rari casi, può associarsi alle tossine del clostridium e causare la morte. Ho detto rari, non impossibili.
LA Ru486 non è un metodo contraccettivo.
L’aborto chirurgico è l’alternativa.
Presenta tutti i rischi che presenterebbe un qualsiasi intervento, di un qualsiasi tipo, in una qualsiasi situazione.
Si pratica normalmente in ospedale, in regime di day hospital, e il vostro medico è tenuto alla riservatezza per questioni di etica professionale.
L’aborto chirurgico non è un metodo contraccettivo.
Se non volete ritrovarvi a scegliere tra queste due opzioni, e volete mettere in pratica metodi di protezione non convenzionali, tenete presente quanto segue.
La pillola del giorno dopo viene venduta come metodo contraccettivo.
Va usata esclusivamente con la testa e con cognizione di causa, ricordatevi che è sempre un farmaco, per quanto gli effetti collaterali siano relativamente leggeri (e comunque non è mai detto).
Quindi, la pillola del giorno dopo non può, moralmente, essere considerata un metodo contraccettivo.
La spirale non è un metodo contraccettivo adatto alle giovanissime.
Svariati sono i motivi per cui andrebbe riservata solo a chi ha già avuto figli, non ultima la possibilità di infezioni.
Il coito interrotto è una pratica ad alto rischio di gravidanza.
Se pensate che la sventura colpisca solo i ragazzi incapaci e le ragazze sfigate, svegliatevi e tornate su questo pianeta. Certe cose non succedono solo nei film: potrebbero essere anche la trama della vostra vita. E non è detto che abbiate l’età giusta, i soldi sufficienti, e il fidanzato abbastanza intelligente da capire che c’era anche lui, senza mollarvi da sole a crescere un figlio. (Oltretutto, per gli uomini è causa di sterilità, con l’andare del tempo. A 20 anni non ci pensano, a 40 potrebbero.)
Quindi, il coito interrotto non è un metodo contraccettivo.
Dunque, se non volete figli, non volete rischiare, e non avete voglia di praticare l’astinenza, affidatevi agli unici metodi sicuri.
La pillola, l’anello e il cerotto sono metodi contraccettivi.
Ma vanno assunti esclusivamente dopo che il medico si sia accertato del vostro stato di perfetta salute, e quando avete un partner fisso. E’ chiaro che non potete giurare sulla fedeltà del vostro lui.. quindi valutate bene i pro e i contro prima di decidere per l’assunzione di ormoni.
Usate il profilattico.
A meno che non siate allergiche al lattice, mi pare ovvio.
Andate in farmacia, comprateli di tasca vostra. Vi mettono al riparo anche dalle malattie sessualmente trasmissibili, e non mi pare poco.
Io sono a favore dell’aborto.
La battaglia per la legge 194 è stata dura e ancora oggi c’è qualcuno che tenta di rimettere tutto in discussione, provando a toglierci il diritto di gestire la maternità e il nostro corpo, e faccio questa affermazione senza alcun impulso di tipo femminista, semplicemente esercito la mia libertà di pensiero.
Sono a favore dell’aborto quando questa soluzione ha un senso, e non quando nasconde l’incoscienza dei nostri gesti, la mancanza di informazioni, la leggerezza nell’approccio alle responsabilità.
Sono a favore dell’aborto nel rispetto della salute fisica e mentale della donna.
Ragazze, ricordatelo e gridatelo al mondo:
L’ABORTO NON E’ UN METODO CONTRACCETTIVO.
E’ un affare troppo importante perché sia preso con superficialità, può avere un impatto psichico devastante ed è ingiusto che qualcuna possa stare male o addirittura morire per un motivo del genere.
Piuttosto, prendete informazioni, chiedete, andate al consultorio, non abbiate paura di fare domande.
E parlate con i vostri partner – condizione indispensabile perché qualunque rapporto vada avanti.
E se loro vi chiedono una prova d’amore facendolo senza precauzioni, non cascateci.
E se vi dicono che senza profilattico è più bello, dite loro che lo è anche per voi ma non abbastanza da sopportare i pannolini.
E se fanno finta di essersi scordati una protezione, per quella sera fate altro: il sesso è pieno di varianti favolose!
E soprattutto, se non capiscono nulla di tutto questo: uscite dalla stanza. E cambiateli con un altro.
🙂
17 maggio 2011