libro paola ragnoli racconti

La Scena delle Donne

La sfida più grande per uno scrittore è cercare di definire l’amore.

Ci hanno provato tutti, a un certo punto della loro carriera, chi con più chi con meno successo, perfino Wikipedia, perché l’amore è e resta qualcosa di segreto a metà tra la teoria e la pratica, ed è facile scadere nel banale.

L’amore è talmente misterioso che a volte le persone lo provano senza nemmeno accorgersene, o accorgendosene solo a posteriori.

Io non avevo in programma di scrivere davvero sull’argomento in questo periodo della mia vita, nell’idea di non essere ancora sufficientemente saggia per potermelo permettere.

Ho solo buttato giù i miei primi pensieri. Ciò che ho imparato fino ad oggi.

Ho deciso per la prima volta di partecipare a un piccolo concorso letterario nazionale con quegli stessi testi.

E sono stata scelta.

La manifestazione si intitola ‘La scena delle Donne – Quello che le donne non dicono’ e si tiene a Pordenone, dal 4 al 18 marzo.

E’ alla sua VI° edizione.

I racconti selezionati prenderanno vita in vari locali della città, attraverso letture teatrali interpretate dalle attrici della compagnia di Arti & Mestieri.

Tutte le storie rappresentate verranno poi pubblicate in un libro.

Si poteva scrivere di qualunque argomento.

Sono onorata di essere stata selezionata proprio per quello più complicato del mondo ed è con orgoglio che vi invito a partecipare, mercoledì 9 marzo ore 11.00, in viale Martelli 19 a Pordenone.

Io ci sarò.

E sarei felice se ci foste anche voi, in modo da (ri)conoscerci e stringerci in un abbraccio non più virtuale.

Il sito ufficiale della manifestazione è questo: www.scenadelledonne.it

Le storie selezionate sono:

La costruzione di un amore’

‘Non parlare’

Sogno di una notte di Natale’

Ancora una cosa.

Vorrei ringraziare quanti hanno reso possibile tutto questo.

La compagnia Arti & Mestieri senza dubbio, ma soprattutto le persone che hanno ispirato questi scritti. Loro sanno chi sono.

Una nota speciale va a chi mi ha fatto sognare, sperare, soffrire e piangere.

Nel percorso del dolore, si conosce meglio la nostra anima.

Grazie.

Ci vediamo il 9.

Febbraio 2011